Il lavoro di adattamento a libretto svolto da Felice Romani per Giacomo Meyerbeer nella creazione dell'opera "Margherita d'Anjou" (Milano, 1820) viene letto da più punti di vista: i principi classicistici di coerenza di stile cui il poeta si ispirò; la conseguente "italianizzazione/regolarizzazione" operata sull'omonimo drame di Pixérécourts (nei canoni del genere operistico semiserio); la particolare ampiezza di taluni "numeri" poetici (probabilmente richiesta dal musicista); le scelte formali, di rispetto o deroga, che lo stesso Meyerbeer mise in atto musicando il libretto.

"Margherita d'Anjou" oder Die Italianisierung Pixérécourts: Der Klassizist Romani bei der Arbeit für Meyerbeer

ROCCATAGLIATI, Alessandro
2011

Abstract

Il lavoro di adattamento a libretto svolto da Felice Romani per Giacomo Meyerbeer nella creazione dell'opera "Margherita d'Anjou" (Milano, 1820) viene letto da più punti di vista: i principi classicistici di coerenza di stile cui il poeta si ispirò; la conseguente "italianizzazione/regolarizzazione" operata sull'omonimo drame di Pixérécourts (nei canoni del genere operistico semiserio); la particolare ampiezza di taluni "numeri" poetici (probabilmente richiesta dal musicista); le scelte formali, di rispetto o deroga, che lo stesso Meyerbeer mise in atto musicando il libretto.
2011
Roccatagliati, Alessandro
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