L’obiettivo di questa ricerca consiste nell’individuare nuove formulazioni di inibitori, utili a contrastare la corrosione delle armature nel calcestruzzo, in presenza sia di cloruri sia di carbonatazione e di studiarne il meccanismo di inibizione. Prove precedenti a tempi brevi di esposizione hanno mostrato che una miscela di sostanze, in particolare il glicerofosfato di sodio (GPH) e il 2-amminobenzoato di sodio (2AMB), è in grado di rallentare in maniera significativa la corrosione dell’acciaio sia in soluzione carbonatata contenente cloruri, sia in calcestruzzo, mentre le sostanze da sole non risultavano efficaci. Perciò sono state condotte ulteriori prove in soluzione simulata in presenza di GPH, 2AMB, altri sali sodici di derivati amminici dell’acido benzoico (ovvero il 3-amminobenzoato (3AMB) e il 4-amminobenzoato di sodio (4AMB)) e loro miscele con GPH. Il comportamento a corrosione dell’acciaio è stato investigato durante 3 giorni di immersione, tramite tecniche elettrochimiche (curve di polarizzazione e spettroscopia di impedenza elettrochimica, a tempi diversi di immersione). Si è potuto verificare che fra le sostanze studiate solo 3AMB usato da solo presenta un’ottima efficienza inibitrice, mentre il GPH offre inibizione sinergica della corrosione se aggiunto a 2AMB o 4AMB, ma non a 3AMB. Al termine delle esposizioni all’ambiente aggressivo sono state applicate tecniche di indagine superficiali, quali la microscopia elettronica ad emissione di campo (FESEM), la spettroscopia infrarossa (FTIR) e la spettroscopia di fotoelettroni (XPS), per valutare il meccanismo di inibizione della miscela GPH / 2AMB.

STUDIO DI NUOVI INIBITORI DELLA CORROSIONE PER APPLICAZIONE IN CALCESTRUZZO CARBONATATO INQUINATO DA CLORURI

MONTICELLI, Cecilia;BALBO, Andrea;
2011

Abstract

L’obiettivo di questa ricerca consiste nell’individuare nuove formulazioni di inibitori, utili a contrastare la corrosione delle armature nel calcestruzzo, in presenza sia di cloruri sia di carbonatazione e di studiarne il meccanismo di inibizione. Prove precedenti a tempi brevi di esposizione hanno mostrato che una miscela di sostanze, in particolare il glicerofosfato di sodio (GPH) e il 2-amminobenzoato di sodio (2AMB), è in grado di rallentare in maniera significativa la corrosione dell’acciaio sia in soluzione carbonatata contenente cloruri, sia in calcestruzzo, mentre le sostanze da sole non risultavano efficaci. Perciò sono state condotte ulteriori prove in soluzione simulata in presenza di GPH, 2AMB, altri sali sodici di derivati amminici dell’acido benzoico (ovvero il 3-amminobenzoato (3AMB) e il 4-amminobenzoato di sodio (4AMB)) e loro miscele con GPH. Il comportamento a corrosione dell’acciaio è stato investigato durante 3 giorni di immersione, tramite tecniche elettrochimiche (curve di polarizzazione e spettroscopia di impedenza elettrochimica, a tempi diversi di immersione). Si è potuto verificare che fra le sostanze studiate solo 3AMB usato da solo presenta un’ottima efficienza inibitrice, mentre il GPH offre inibizione sinergica della corrosione se aggiunto a 2AMB o 4AMB, ma non a 3AMB. Al termine delle esposizioni all’ambiente aggressivo sono state applicate tecniche di indagine superficiali, quali la microscopia elettronica ad emissione di campo (FESEM), la spettroscopia infrarossa (FTIR) e la spettroscopia di fotoelettroni (XPS), per valutare il meccanismo di inibizione della miscela GPH / 2AMB.
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