Il complesso di Monterosso (Villa Ottolenghi) di Acqui Terme (Al) presenta importanti opere d’arte commissionate dalla Famiglia Ottolenghi, proprietaria del complesso, fra cui alcuni graffiti di Rosario Murabito (1907-1972), artista contemporaneo emergente. Il “Grande graffito” di Rosario Murabito, oggetto di studio, è stato scelto tra i numerosi presenti in Villa Ottolenghi, per le particolari caratteristiche tipologiche e per raccogliere i dati necessari a supportare futuri interventi di mitigazione del degrado. Sono state eseguite indagini diagnostiche su campioni prelevati in diverse zone dell’opera, per la definizione dello stato di conservazione, delle problematiche di degrado e per la ricostruzione della tecnica artistica, finalizzando lo studio all’analisi dello stato preparatorio ed all’identificazione dei pigmenti. Queste analisi hanno consentito di evidenziare la selezione di materiali peculiari, fra cui vetri e scorie vulcaniche. In particolare, i campioni sono stati analizzati allo steromicroscopio ed al microscopio elettronico a scansione con microanalisi (SEM/EDAX) per lo studio e l’identificazione della composizione chimica dei pigmenti e per l’identificazione di fenomeni di biodeterioramento. Tale ricerca ha fornito le informazioni necessarie sia per la rimozione degli agenti biodeteriogeni, per il restauro sia per la conservazione del graffito, essendo l’opera esposta all’aperto e quindi sottoposta a numerose sollecitazioni di tipo antropico ed ambientale.

Analisi dello stato di conservazione del graffito di Rosario Murabito a Villa Ottolenghi (Acqui Terme, Alessandria)

BOVOLENTA, Maria Rita;LEIS, Marilena;VACCARO, Carmela;VOLPE, Lisa
2011

Abstract

Il complesso di Monterosso (Villa Ottolenghi) di Acqui Terme (Al) presenta importanti opere d’arte commissionate dalla Famiglia Ottolenghi, proprietaria del complesso, fra cui alcuni graffiti di Rosario Murabito (1907-1972), artista contemporaneo emergente. Il “Grande graffito” di Rosario Murabito, oggetto di studio, è stato scelto tra i numerosi presenti in Villa Ottolenghi, per le particolari caratteristiche tipologiche e per raccogliere i dati necessari a supportare futuri interventi di mitigazione del degrado. Sono state eseguite indagini diagnostiche su campioni prelevati in diverse zone dell’opera, per la definizione dello stato di conservazione, delle problematiche di degrado e per la ricostruzione della tecnica artistica, finalizzando lo studio all’analisi dello stato preparatorio ed all’identificazione dei pigmenti. Queste analisi hanno consentito di evidenziare la selezione di materiali peculiari, fra cui vetri e scorie vulcaniche. In particolare, i campioni sono stati analizzati allo steromicroscopio ed al microscopio elettronico a scansione con microanalisi (SEM/EDAX) per lo studio e l’identificazione della composizione chimica dei pigmenti e per l’identificazione di fenomeni di biodeterioramento. Tale ricerca ha fornito le informazioni necessarie sia per la rimozione degli agenti biodeteriogeni, per il restauro sia per la conservazione del graffito, essendo l’opera esposta all’aperto e quindi sottoposta a numerose sollecitazioni di tipo antropico ed ambientale.
2011
graffito tradizionale; tecnica artistica; pigmenti; biodeterioramento; SEM/EDS
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