Interessati ad approfondire le modalità di espressione del pregiudizio antiebraico in Italia, la nostra attenzione è stata catturata dai contenuti del video messaggio di Roberto Saviano alla maratona oratoria “Per la verità, per Israele” (7 ottobre 2010), ove ha proposto considerazioni positive sulla vita sociale israeliana (difesa di Israele) e richiamato la figura del nonno ebreo durante lo Shabbath (prossimità con la cultura ebraica). Scopo del presente lavoro è pertanto di esplorare le reazioni suscitate dalle parole di Saviano nei commenti anonimi dei partecipanti a un blog. Ci interessava in specifico: a) investigare direzione e contenuti espressi nei commenti, b) cogliere l’eventuale presenza nei contenuti di espressioni di aperta ostilità al fine di rilevare a quali strategie delegittimanti (Bar-Tal, 1990) e tipi di antisemitismo (Cdec-Ispo, 2009) siano riconducibili. Diversamente da quanto emerge da ricerche sulla percezione sociale di sottocategorie di ebrei e israeliani e sulle rappresentazioni di questi ultimi nella stampa (Ravenna e Roncarati, 2007, 2009; Ravenna e Brambilla, in press) la nostra previsione è che i contenuti dei commenti, espressi a caldo e in condizioni di deindividuazione (Zimbardo, 1971), facciano consistente riferimento ad espressioni discriminatorie. Da un corpus di 600 commenti al videomessaggio abbiamo selezionato quelli riferiti in modo esplicito a Saviano (n=113). Tramite analisi del contenuto tematico, è stato predisposto un sistema di codifica che ha consentito di ricondurre i contenuti (n=283) in 6 categorie (giudizi sul discorso, giudizi su Saviano, reazioni emozionali, azioni verso Saviano, espressioni ideologiche dei blogger, critiche ai blogger) e 6 sottocategorie. I principali risultati mostrano il prevalere di contenuti a direzione negativa riferiti più a giudizi su Saviano che non al discorso pronunciato. In linea con la previsione, è stata altresì registrata un'attribuzione consistente di espressioni delegittimanti verso Saviano, nonchè l'impiego di etichette deumanizzanti riconducibili a tutti e tre i tipi pregiudizio antiebraico. Le implicazioni teoriche, di metodo ed i possibili sviluppi di ricerca futuri sono discussi.
Quando le parole sono usate come maceti. Reazioni on-line a un video messaggio di Roberto Saviano
RAVENNA, Marcella
2011
Abstract
Interessati ad approfondire le modalità di espressione del pregiudizio antiebraico in Italia, la nostra attenzione è stata catturata dai contenuti del video messaggio di Roberto Saviano alla maratona oratoria “Per la verità, per Israele” (7 ottobre 2010), ove ha proposto considerazioni positive sulla vita sociale israeliana (difesa di Israele) e richiamato la figura del nonno ebreo durante lo Shabbath (prossimità con la cultura ebraica). Scopo del presente lavoro è pertanto di esplorare le reazioni suscitate dalle parole di Saviano nei commenti anonimi dei partecipanti a un blog. Ci interessava in specifico: a) investigare direzione e contenuti espressi nei commenti, b) cogliere l’eventuale presenza nei contenuti di espressioni di aperta ostilità al fine di rilevare a quali strategie delegittimanti (Bar-Tal, 1990) e tipi di antisemitismo (Cdec-Ispo, 2009) siano riconducibili. Diversamente da quanto emerge da ricerche sulla percezione sociale di sottocategorie di ebrei e israeliani e sulle rappresentazioni di questi ultimi nella stampa (Ravenna e Roncarati, 2007, 2009; Ravenna e Brambilla, in press) la nostra previsione è che i contenuti dei commenti, espressi a caldo e in condizioni di deindividuazione (Zimbardo, 1971), facciano consistente riferimento ad espressioni discriminatorie. Da un corpus di 600 commenti al videomessaggio abbiamo selezionato quelli riferiti in modo esplicito a Saviano (n=113). Tramite analisi del contenuto tematico, è stato predisposto un sistema di codifica che ha consentito di ricondurre i contenuti (n=283) in 6 categorie (giudizi sul discorso, giudizi su Saviano, reazioni emozionali, azioni verso Saviano, espressioni ideologiche dei blogger, critiche ai blogger) e 6 sottocategorie. I principali risultati mostrano il prevalere di contenuti a direzione negativa riferiti più a giudizi su Saviano che non al discorso pronunciato. In linea con la previsione, è stata altresì registrata un'attribuzione consistente di espressioni delegittimanti verso Saviano, nonchè l'impiego di etichette deumanizzanti riconducibili a tutti e tre i tipi pregiudizio antiebraico. Le implicazioni teoriche, di metodo ed i possibili sviluppi di ricerca futuri sono discussi.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.