Il contributo mira a stabilire metodi corretti di approccio al recupero con l'inserimento di nuove funzioni d'uso per l'edilizia rurale. L'autore evidenzia gli aspetti tecnici e funzionali da mantenere in evidenza nel corso della pianificazione della riqualificazione di detti beni. Dalle modalità di analisi dello stato conservativo (stato di degrado o manutentivo) fino all'intervento vero e proprio, si pone all'attenzione del pianificatore l'inderogabilità di una costante verifica di coerenza tra la trasformazione e la salvaguardia della leggibilità costruttivo testimoniale delle preesistenze oggetto di riuso. Sono evideziati gli obiettivi ineludibili dell'azione di nuova funzionalizzazione al pari delle caratteristiche e delle funzionalità degli strumenti censuari messi a punto per una più puntuale comprensione dei casi su cui intervenire. L'intervento diviene pertanto sostenibile se, e solo se, la vocazione alla trasformazione edilizia di un dato bene (le sue caratteristiche intrinseche) sono realmente compatibili con le necessità dell'attività insedianda da un punto di vista dimensionale e distributivo degli spazi; ciò include quindi anche una verifica di possibilità previsionale delle infrastrutture pertinenti connesse o richieste normativamente dalla trasformazione d'uso. Il contributo risulta di fatto una introduzione tecnico-metodologica ai paragrafi successivi che illustrano l'approfondimento delle strategie di tutela e delle possibili soluzioni tecnologiche d'intervento ripetibili sui tipi edilizi così come analizzati in circa un centinaio di schede censuarie messe a punto nel corso della ricerca dal gruppo lavoro dell'Università di Ferrara (PP4_Project Villas).
Vocazionalità alla trasformazione edilizia degli insediamenti
ZAFFAGNINI, Theo
2010
Abstract
Il contributo mira a stabilire metodi corretti di approccio al recupero con l'inserimento di nuove funzioni d'uso per l'edilizia rurale. L'autore evidenzia gli aspetti tecnici e funzionali da mantenere in evidenza nel corso della pianificazione della riqualificazione di detti beni. Dalle modalità di analisi dello stato conservativo (stato di degrado o manutentivo) fino all'intervento vero e proprio, si pone all'attenzione del pianificatore l'inderogabilità di una costante verifica di coerenza tra la trasformazione e la salvaguardia della leggibilità costruttivo testimoniale delle preesistenze oggetto di riuso. Sono evideziati gli obiettivi ineludibili dell'azione di nuova funzionalizzazione al pari delle caratteristiche e delle funzionalità degli strumenti censuari messi a punto per una più puntuale comprensione dei casi su cui intervenire. L'intervento diviene pertanto sostenibile se, e solo se, la vocazione alla trasformazione edilizia di un dato bene (le sue caratteristiche intrinseche) sono realmente compatibili con le necessità dell'attività insedianda da un punto di vista dimensionale e distributivo degli spazi; ciò include quindi anche una verifica di possibilità previsionale delle infrastrutture pertinenti connesse o richieste normativamente dalla trasformazione d'uso. Il contributo risulta di fatto una introduzione tecnico-metodologica ai paragrafi successivi che illustrano l'approfondimento delle strategie di tutela e delle possibili soluzioni tecnologiche d'intervento ripetibili sui tipi edilizi così come analizzati in circa un centinaio di schede censuarie messe a punto nel corso della ricerca dal gruppo lavoro dell'Università di Ferrara (PP4_Project Villas).I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.