Sia Wittgenstein sia Quine dichiarano di voler fornire un'analisi "dall’interno" del nostro schema concettuale e rifiutano l'idea di una "filosofia prima". Tuttavia, l’analisi in questione porta i due filosofi a difendere posizioni contrastanti sul tema del rapporto tra filosofia e scienza. Così Quine viene tradizionalmente riconosciuto come il paladino del naturalismo filosofico e Wittgenstein dell’antinaturalismo. Sostengo che tale differenza dipende dal diverso ruolo che i due filosofi attribuiscono alla normatività, in particolare nel rendere conto di ciò che –nel nostro schema concettuale- chiamiamo “conoscenza” e “conoscenza scientifica”. La domanda che pongo è se possa esserci una forma di naturalismo non riduzionista sul tema della normatività. Suggerisco di vedere nell’analisi concettuale di tipo wittgensteiniano una sorta di naturalismo ontologico non-riduzionista, che da un lato considera l’uomo come membro di una specie naturale e dall’altro riconosce che la normatività delle regole che egli segue (o, anche, che noi seguiamo) non può essere compresa nei termini delle scienze naturali.

Dall'interno dello schema: per un naturalismo ontologico non riduzionista.

ANDRONICO, Marilena
2010

Abstract

Sia Wittgenstein sia Quine dichiarano di voler fornire un'analisi "dall’interno" del nostro schema concettuale e rifiutano l'idea di una "filosofia prima". Tuttavia, l’analisi in questione porta i due filosofi a difendere posizioni contrastanti sul tema del rapporto tra filosofia e scienza. Così Quine viene tradizionalmente riconosciuto come il paladino del naturalismo filosofico e Wittgenstein dell’antinaturalismo. Sostengo che tale differenza dipende dal diverso ruolo che i due filosofi attribuiscono alla normatività, in particolare nel rendere conto di ciò che –nel nostro schema concettuale- chiamiamo “conoscenza” e “conoscenza scientifica”. La domanda che pongo è se possa esserci una forma di naturalismo non riduzionista sul tema della normatività. Suggerisco di vedere nell’analisi concettuale di tipo wittgensteiniano una sorta di naturalismo ontologico non-riduzionista, che da un lato considera l’uomo come membro di una specie naturale e dall’altro riconosce che la normatività delle regole che egli segue (o, anche, che noi seguiamo) non può essere compresa nei termini delle scienze naturali.
2010
Andronico, Marilena
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