Lo scopo del lavoro è stata l’analisi delle modificazioni dei parametri fisiologici di Ruditapes. philippinarum al variare delle condizioni ambientali e della disponibilità trofica e la determinazione dello scope for growth, SFG, (energia immediatamente disponibile all’animale per crescere e riprodursi). L’area di studio è la Sacca di Goro, la più meridionale delle baie che appartengono all’area del Delta del Po ed importante centro per la pratica della venericoltura. Sono state eseguite due serie di analisi in due stagioni, inverno ed estate del 2002, utilizzando un sistema a flusso continuo d’acqua ed una camera respirometrica. Sono così stati determinati tasso di clearance, tasso di ingestione, tasso di assorbimento, tasso di respirazione e tasso di escrezione. I risultati hanno messo in evidenza una differenza tra le due stagioni: tutti i tassi fisiologici sono risultati più alti durante l’inverno, ad eccezione del tasso di respirazione il quale, poiché influenzato della temperatura, è risultato più alto in estate. I tassi fisiologici sono stati poi utilizzati, in forma standardizzata ad un grammo di peso secco e convertita in equivalenti energetici, per la determinazione dello SFG, il quale risulta più alto in inverno che in estate. Questo perché durante l’estate l’animale, dopo l’emissione, si trovava in carenza di riserve energetiche, mentre in inverno stava accumulando riserve per la produzione dei gameti

Caratteristiche ecofisiologiche di Ruditapes philippinarum nella Sacca di Goro

ROSSI, Remigio;MISTRI, Michele
2005

Abstract

Lo scopo del lavoro è stata l’analisi delle modificazioni dei parametri fisiologici di Ruditapes. philippinarum al variare delle condizioni ambientali e della disponibilità trofica e la determinazione dello scope for growth, SFG, (energia immediatamente disponibile all’animale per crescere e riprodursi). L’area di studio è la Sacca di Goro, la più meridionale delle baie che appartengono all’area del Delta del Po ed importante centro per la pratica della venericoltura. Sono state eseguite due serie di analisi in due stagioni, inverno ed estate del 2002, utilizzando un sistema a flusso continuo d’acqua ed una camera respirometrica. Sono così stati determinati tasso di clearance, tasso di ingestione, tasso di assorbimento, tasso di respirazione e tasso di escrezione. I risultati hanno messo in evidenza una differenza tra le due stagioni: tutti i tassi fisiologici sono risultati più alti durante l’inverno, ad eccezione del tasso di respirazione il quale, poiché influenzato della temperatura, è risultato più alto in estate. I tassi fisiologici sono stati poi utilizzati, in forma standardizzata ad un grammo di peso secco e convertita in equivalenti energetici, per la determinazione dello SFG, il quale risulta più alto in inverno che in estate. Questo perché durante l’estate l’animale, dopo l’emissione, si trovava in carenza di riserve energetiche, mentre in inverno stava accumulando riserve per la produzione dei gameti
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