Il biossido di titanio (TiO2) è presente in quantità abbondanti negli elementi che compongono la crosta terrestre. In principio veniva impiegato nelle vernici e nei tinteggi di paramenti murari come pigmento bianco, permettendo al materiale di mantenere nel tempo colorazione e pulizia originali. Tale caratteristica autopulente è garantita della fotocatalisi. Questo fenomeno naturale, denominato per affinità fotosintesi artificiale, attiva un processo di ossidazione che trasforma sostanze organiche e inorganiche nocive in composti completamente innocui. L'aumento di inquinamento nelle aree abitate ha indirizzato la ricerca verso l'impiego di materiali caratterizzati dalla capacità di abbattere tali sostanze nocive presenti in atmosfera. La rivoluzione in campo edilizio si è avuta, di recente, con la produzione dei cementi da costruzione e dei leganti fotoattivi. Il costo di calcestruzzi fotocatalitici per componenti edilizie supera, del 10-20%, quello per calcestruzzi convenzionali. Inoltre, avendo necessità di essere esposto all’irraggiamento solare, è sempre opportuno impiegarlo unicamente per superfici esterne, e quindi in spessori modesti. In Italia, la chiesa chiesa Dives in Misericordia, a Roma, costruita nel 1996 su progetto dell'architetto americano Richard Meier, è stata la prima esperienza pratica di applicazione di queste tecnologie. Sulla scia di quest’opera, lo stesso Richard Meyer si è ripetuto nel laboratorio di ricerca di Italcementi, sito nel polo scientifico del Kilometro Rosso, nei pressi di Bergamo. L’additivo in TiO2 può essere impiegato nella produzione dei più diversi prodotti per la realizzazione di pavimentazioni, intonaci e ogni tipo di struttura o rivestimento. Così, per esempio, stanno avendo grande fortuna i tinteggi fotocatalitici per l’edilizia, grazie agli ottimi risultati in ambiente indoor, dove la IEQ (Indoor Environmental Quality) subisce notevoli miglioramenti. Tali applicazioni, operabili anche in esterno, possono contribuire all’abbattimento di gas nocivi e particolato prodotti dagli scarichi delle autovetture. A tale proposito si evidenzia un certo interesse anche in riferimento all’edilizia storica, che beneficerebbe di una riduzione del degrado e dell’ossidazione dei paramenti murari causati dall’inquinamento ambientale.

Il biossido di titanio nei materiali da costruzione

BELPOLITI, Vittorino
2009

Abstract

Il biossido di titanio (TiO2) è presente in quantità abbondanti negli elementi che compongono la crosta terrestre. In principio veniva impiegato nelle vernici e nei tinteggi di paramenti murari come pigmento bianco, permettendo al materiale di mantenere nel tempo colorazione e pulizia originali. Tale caratteristica autopulente è garantita della fotocatalisi. Questo fenomeno naturale, denominato per affinità fotosintesi artificiale, attiva un processo di ossidazione che trasforma sostanze organiche e inorganiche nocive in composti completamente innocui. L'aumento di inquinamento nelle aree abitate ha indirizzato la ricerca verso l'impiego di materiali caratterizzati dalla capacità di abbattere tali sostanze nocive presenti in atmosfera. La rivoluzione in campo edilizio si è avuta, di recente, con la produzione dei cementi da costruzione e dei leganti fotoattivi. Il costo di calcestruzzi fotocatalitici per componenti edilizie supera, del 10-20%, quello per calcestruzzi convenzionali. Inoltre, avendo necessità di essere esposto all’irraggiamento solare, è sempre opportuno impiegarlo unicamente per superfici esterne, e quindi in spessori modesti. In Italia, la chiesa chiesa Dives in Misericordia, a Roma, costruita nel 1996 su progetto dell'architetto americano Richard Meier, è stata la prima esperienza pratica di applicazione di queste tecnologie. Sulla scia di quest’opera, lo stesso Richard Meyer si è ripetuto nel laboratorio di ricerca di Italcementi, sito nel polo scientifico del Kilometro Rosso, nei pressi di Bergamo. L’additivo in TiO2 può essere impiegato nella produzione dei più diversi prodotti per la realizzazione di pavimentazioni, intonaci e ogni tipo di struttura o rivestimento. Così, per esempio, stanno avendo grande fortuna i tinteggi fotocatalitici per l’edilizia, grazie agli ottimi risultati in ambiente indoor, dove la IEQ (Indoor Environmental Quality) subisce notevoli miglioramenti. Tali applicazioni, operabili anche in esterno, possono contribuire all’abbattimento di gas nocivi e particolato prodotti dagli scarichi delle autovetture. A tale proposito si evidenzia un certo interesse anche in riferimento all’edilizia storica, che beneficerebbe di una riduzione del degrado e dell’ossidazione dei paramenti murari causati dall’inquinamento ambientale.
2009
Belpoliti, Vittorino
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