Barcola, frazione di Trieste, è una delle zone di maggiore pregio paesaggistico della costiera friulana. Questa porzione di costa si configura come sede delle residenze estive dei triestini e contemporaneamente come polo attrattore di frotte di bagnanti che affollano lungomare e piattaforme balneari nell’afa della stagione estiva. In questo particolare contesto naturale si inserisce il progetto di recupero di un immobile ubicato in prossimità del mare, in una posizione decisamente privilegiata. L’opera è consistita nella ristrutturazione edilizia del fabbricato esistente, così come previsto dalle Norme di PRGC, nel rispetto della forma e del volume antecedente l’intervento. Infatti sono state mantenute inalterate gran parte della muratura perimetrale esterna, l’area di sedime del manufatto e la volumetria esistente. E’ stato invece progettato un diverso tipo di distribuzione interna dei vani in virtù delle nuove funzioni che si volevano impostare all’interno del sistema architettonico. I collegamenti interni sono stati così predisposti in base ad uno studio dei diversi flussi immaginati nell’architettura; questa soluzione compositiva ha determinato la realizzazione di nuove bucature, porte e finestre, corrispondenti e coerenti con le funzioni previste. Da un punto di vista tecnico-compositivo l’unico cambiamento necessario ha riguardato invece la sostituzione del solaio di copertura. In adiacenza all’edificio precedente è stato realizzato un nuovo organismo architettonico, un albergo di piccole dimensioni (14 camere), per completare la quinta edificata dell’area. Il nuovo progetto é caratterizzato da un involucro costituito da brise soleil nei toni caldi del legno di teak, fissato su montanti in acciaio inox, impostati su uno sfondo in cui si alternano un rivestimento sempre in legno e superfici di intonaco bianco. I brise soleil ritagliano uno spazio di filtro fra architettura e spazi comuni, fra gli ambienti più privati delle camere interne, destinate agli ospiti, e l’estensione della terrazza comune dell’albergo. Questi spazi si caratterizzano come delle piccole unità indipendenti: la struttura in acciaio inox su cui sono impostati i brise soleil sale verso l’alto fino a ricongiungersi con la copertura e si innesta trasversalmente in modo da suddividere questo ambito in una serie di cellule autonome, abbinate alle camere retrostanti. Da un punto di vista materico le superfici di ciascuna cellula racchiudono uno spazio omogeneo: il rivestimento in legno viene impiegato oltre che per i brise soleil anche per tutte le finiture orizzontali e in alcuni casi anche per quelle verticali. Questi spazi di soglia si strutturano come luoghi più freschi grazie alla schermatura presente anche in copertura: divengono piccoli salottini all’ombra arredati con poltroncine e tavolinetti per la sosta e la chiacchiera, spazi che separano il mondo privato del singolo cliente dall’assolata terrazza che si affaccia sul blu del mare Adriatico, luogo aggregativo a disposizione di tutti gli ospiti dell’albergo.

Il Tre Merli Beach Hotel. L’albergo sul mare

VANUCCI, Cristina
2010

Abstract

Barcola, frazione di Trieste, è una delle zone di maggiore pregio paesaggistico della costiera friulana. Questa porzione di costa si configura come sede delle residenze estive dei triestini e contemporaneamente come polo attrattore di frotte di bagnanti che affollano lungomare e piattaforme balneari nell’afa della stagione estiva. In questo particolare contesto naturale si inserisce il progetto di recupero di un immobile ubicato in prossimità del mare, in una posizione decisamente privilegiata. L’opera è consistita nella ristrutturazione edilizia del fabbricato esistente, così come previsto dalle Norme di PRGC, nel rispetto della forma e del volume antecedente l’intervento. Infatti sono state mantenute inalterate gran parte della muratura perimetrale esterna, l’area di sedime del manufatto e la volumetria esistente. E’ stato invece progettato un diverso tipo di distribuzione interna dei vani in virtù delle nuove funzioni che si volevano impostare all’interno del sistema architettonico. I collegamenti interni sono stati così predisposti in base ad uno studio dei diversi flussi immaginati nell’architettura; questa soluzione compositiva ha determinato la realizzazione di nuove bucature, porte e finestre, corrispondenti e coerenti con le funzioni previste. Da un punto di vista tecnico-compositivo l’unico cambiamento necessario ha riguardato invece la sostituzione del solaio di copertura. In adiacenza all’edificio precedente è stato realizzato un nuovo organismo architettonico, un albergo di piccole dimensioni (14 camere), per completare la quinta edificata dell’area. Il nuovo progetto é caratterizzato da un involucro costituito da brise soleil nei toni caldi del legno di teak, fissato su montanti in acciaio inox, impostati su uno sfondo in cui si alternano un rivestimento sempre in legno e superfici di intonaco bianco. I brise soleil ritagliano uno spazio di filtro fra architettura e spazi comuni, fra gli ambienti più privati delle camere interne, destinate agli ospiti, e l’estensione della terrazza comune dell’albergo. Questi spazi si caratterizzano come delle piccole unità indipendenti: la struttura in acciaio inox su cui sono impostati i brise soleil sale verso l’alto fino a ricongiungersi con la copertura e si innesta trasversalmente in modo da suddividere questo ambito in una serie di cellule autonome, abbinate alle camere retrostanti. Da un punto di vista materico le superfici di ciascuna cellula racchiudono uno spazio omogeneo: il rivestimento in legno viene impiegato oltre che per i brise soleil anche per tutte le finiture orizzontali e in alcuni casi anche per quelle verticali. Questi spazi di soglia si strutturano come luoghi più freschi grazie alla schermatura presente anche in copertura: divengono piccoli salottini all’ombra arredati con poltroncine e tavolinetti per la sosta e la chiacchiera, spazi che separano il mondo privato del singolo cliente dall’assolata terrazza che si affaccia sul blu del mare Adriatico, luogo aggregativo a disposizione di tutti gli ospiti dell’albergo.
2010
Vanucci, Cristina
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