Gli scavi condotti dal 1990 al 2000 dall’équipe del Prof. Herman Busing dell’Università di Bochum (Germania) nel sito archeologico di Chiunsano (Ficarolo - Gaiba), che si trova nella zona del Polesine di Rovigo in prossimità del corso del Po, hanno portato alla luce una villa romana confermando l’ipotesi di una continuità insediativa del sito dal I al VI sec. d.C. Lo scavo ha inoltre messo in rilievo l’importanza strategica della zona, attraversata da quella che in epoca romana fu la principale arteria dei traffici commerciali. Lo studio archeozoologico ha evidenziato una predominanza di animali domestici rispetto a quelli selvatici: i bovini ed i suini nel complesso costituiscono più del 50% del totale dei resti. Tra il materiale osteologico analizzato si sono riconosciute tracce di origine antropica (tagli longitudinali, trasversali, fendenti, tracce di utilizzo di una sega) su ossa lunghe, palchi di cervo e cavicchie ossee di corna di bovino, lavorati per ottenere diverse tipologie di oggetti d’uso quotidiano. Inoltre l’analisi dei manufatti in materia dura animale evidenzia come, ancora in epoca romana, venisse praticata la lavorazione dell’osso per la fabbricazione di varie tipologie di utensili e con quale cura fosse scolpito l’elemento decorativo. The excavations, carried out from 1990 to 2000 by the team of Prof. Herman Busing of Bochum University (Germany) in the archaeological site of Chiunsano (Ficarolo - Gaiba) located in the Polesine area near Rovigo in proximity of the Po river, unearthed a Roman Villa confirming the hypothesis of a continuous occupation of the Villa Rustica from the 1st to the 6th century A.D. These researches revealed the strategic importance of that area, crossed by one of the main commercial routes during the Roman period. The archaeozoological study, carried out on the faunal assemblage, has underlined a predominance of domestic animals over the wild taxa: cattle and pig represent more than 50% of the total number of remains. Among the osteological material analyzed, evident anthropic traces (longitudinal and transversal cuts, hack marks, saw marks) were recognized on long bones, deer antlers and bovine horns, that had been worked to obtain different artefact typologies.

Oggetti d'uso quotidiano in materia dura animale provenienti dal sito di Chiunsano, Ficarolo-Gaiba, Rovigo (I-VI sec. d.C.)

THUN HOHENSTEIN, Ursula
2010

Abstract

Gli scavi condotti dal 1990 al 2000 dall’équipe del Prof. Herman Busing dell’Università di Bochum (Germania) nel sito archeologico di Chiunsano (Ficarolo - Gaiba), che si trova nella zona del Polesine di Rovigo in prossimità del corso del Po, hanno portato alla luce una villa romana confermando l’ipotesi di una continuità insediativa del sito dal I al VI sec. d.C. Lo scavo ha inoltre messo in rilievo l’importanza strategica della zona, attraversata da quella che in epoca romana fu la principale arteria dei traffici commerciali. Lo studio archeozoologico ha evidenziato una predominanza di animali domestici rispetto a quelli selvatici: i bovini ed i suini nel complesso costituiscono più del 50% del totale dei resti. Tra il materiale osteologico analizzato si sono riconosciute tracce di origine antropica (tagli longitudinali, trasversali, fendenti, tracce di utilizzo di una sega) su ossa lunghe, palchi di cervo e cavicchie ossee di corna di bovino, lavorati per ottenere diverse tipologie di oggetti d’uso quotidiano. Inoltre l’analisi dei manufatti in materia dura animale evidenzia come, ancora in epoca romana, venisse praticata la lavorazione dell’osso per la fabbricazione di varie tipologie di utensili e con quale cura fosse scolpito l’elemento decorativo. The excavations, carried out from 1990 to 2000 by the team of Prof. Herman Busing of Bochum University (Germany) in the archaeological site of Chiunsano (Ficarolo - Gaiba) located in the Polesine area near Rovigo in proximity of the Po river, unearthed a Roman Villa confirming the hypothesis of a continuous occupation of the Villa Rustica from the 1st to the 6th century A.D. These researches revealed the strategic importance of that area, crossed by one of the main commercial routes during the Roman period. The archaeozoological study, carried out on the faunal assemblage, has underlined a predominance of domestic animals over the wild taxa: cattle and pig represent more than 50% of the total number of remains. Among the osteological material analyzed, evident anthropic traces (longitudinal and transversal cuts, hack marks, saw marks) were recognized on long bones, deer antlers and bovine horns, that had been worked to obtain different artefact typologies.
2010
9788874981434
Archeozoologia; Tracce antropiche; Oggetti in materia dura animale
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