La Corte rappresenta un complesso organismo politico ed economico le cui origini sono da ricercarsi nell’economia rurale del XIII e XIV secolo. Questo tipo di economia si sviluppa dopo la caduta dell’Impero Romano e le prime invasioni barbariche in Europa. Nello specifico, la Corte viene inizialmente definita come quel gruppo di edifici nei quali il Signore è solito rimanere e dai quali gestisce i suoi territori e le sue proprietà. In realtà, dall’Alto al Basso Medioevo la Corte evolve dalla cosiddetta “villa” situata nella campagna ad un gruppo fortificato con un castello in posizione centrale, onde soddisfare il crescente bisogno di protezione da guerre, razzie e banditismo. Successivamente per Corte si intenderà anche la struttura organizzativa ed amministrativa sotto l’autorità del Signore. Politicamente, il dominio del Signore sulla Corte è di natura ereditaria e deriva dall’investitura della Chiesa o dell’Imperatore. Nell’analisi di una Corte si possono prendere in considerazione diversi aspetti amministrativi ed economici. La possibilità di analizzarla tramite l’insieme dei documenti contabili accumulatisi nel corso dei secoli permette anche di mettere in luce l’evoluzione organizzativa e politica. Dietro alla Corte sembra infatti esistere un gruppo strutturato di funzionari che alimentano ed utilizzano il sistema informativo concepito dal Signore per meglio amministrare e controllare le sue proprietà e le relative entrate e uscite. Per indagare e comprendere il funzionamento e l’organizzazione di una Corte, si è scelto di focalizzarsi sulla Corte Estense di Ferrara, quale forma localizzata di organizzazione gerarchica, dominata dal Signore. Differenti aspetti delle Corti sono già stati analizzati in letteratura, anche se con una prevalenza delle prospettive organizzativa e politica (es. Guerzoni, 2000, Franceschini, 1993, Papagno, Quondam, 1982). Lo studio si propone di enfatizzare alcuni aspetti gestionali, rispondendo a due principali domande di ricerca, rispetto alla Corte Estense di Ferrara: - come sono definiti i ruoli nell’ambito dell’amministrazione della Corte? - quali sono le informazioni fornite dai documenti contabili? Dietro agli aspetti tecnico-contabili, l’articolo si concentra sulla possibilità da parte dei documenti contabili di rinvenire gli aspetti sociali ed istituzionali del contesto interno alla Corte. In questo senso, si considera che il sistema contabile e di controllo influenzi e sia a sua volta influenzato dall’organizzazione di riferimento. L’analisi delle istanze contabili insieme alle interconnesse istanze di potere permetteranno di ricostruire, almeno parzialmente, il percorso evolutivo della Corte Estense tra il Basso Medioevo ed il Rinascimento. Considerando che il Castello e le mura fortificate sono i simboli della stabilizzazione dell’autorità politica del Signore (Papagno, 1982), è possibile riferirsi al periodo che va dal 1385 (data di inizio della costruzione del Castello e delle mura) al 1471 (data del loro completamento) come quello più rilevante per l’analisi della fisionomia della Corte Estense e della sua evoluzione. Il lavoro è organizzato in sei sezioni principali: l’Introduzione è seguita da un focus sulla Corte Estense sia in termini di periodizzazione dell’intervallo temporale considerato che di documenti disponibili; la terza sezione spiega i dettagli del disegno di ricerca attraverso una breve revisione della letteratura di riferimento. La quarta sezione è dedicata al metodo e alla metodologia utilizzati, mentre la quinta sezione mira a discutere i risultati in termini di sviluppo del sistema contabile e relativa definizione di ruoli amministrativi entro la Corte. Le considerazioni conclusive pongono l’accento sui principali limiti e contributi del presente studio.

"Pratiche contabili e di gestione alla Corte Estense di Ferrara dal 1385 al 1471"

MARAN, Laura
2010

Abstract

La Corte rappresenta un complesso organismo politico ed economico le cui origini sono da ricercarsi nell’economia rurale del XIII e XIV secolo. Questo tipo di economia si sviluppa dopo la caduta dell’Impero Romano e le prime invasioni barbariche in Europa. Nello specifico, la Corte viene inizialmente definita come quel gruppo di edifici nei quali il Signore è solito rimanere e dai quali gestisce i suoi territori e le sue proprietà. In realtà, dall’Alto al Basso Medioevo la Corte evolve dalla cosiddetta “villa” situata nella campagna ad un gruppo fortificato con un castello in posizione centrale, onde soddisfare il crescente bisogno di protezione da guerre, razzie e banditismo. Successivamente per Corte si intenderà anche la struttura organizzativa ed amministrativa sotto l’autorità del Signore. Politicamente, il dominio del Signore sulla Corte è di natura ereditaria e deriva dall’investitura della Chiesa o dell’Imperatore. Nell’analisi di una Corte si possono prendere in considerazione diversi aspetti amministrativi ed economici. La possibilità di analizzarla tramite l’insieme dei documenti contabili accumulatisi nel corso dei secoli permette anche di mettere in luce l’evoluzione organizzativa e politica. Dietro alla Corte sembra infatti esistere un gruppo strutturato di funzionari che alimentano ed utilizzano il sistema informativo concepito dal Signore per meglio amministrare e controllare le sue proprietà e le relative entrate e uscite. Per indagare e comprendere il funzionamento e l’organizzazione di una Corte, si è scelto di focalizzarsi sulla Corte Estense di Ferrara, quale forma localizzata di organizzazione gerarchica, dominata dal Signore. Differenti aspetti delle Corti sono già stati analizzati in letteratura, anche se con una prevalenza delle prospettive organizzativa e politica (es. Guerzoni, 2000, Franceschini, 1993, Papagno, Quondam, 1982). Lo studio si propone di enfatizzare alcuni aspetti gestionali, rispondendo a due principali domande di ricerca, rispetto alla Corte Estense di Ferrara: - come sono definiti i ruoli nell’ambito dell’amministrazione della Corte? - quali sono le informazioni fornite dai documenti contabili? Dietro agli aspetti tecnico-contabili, l’articolo si concentra sulla possibilità da parte dei documenti contabili di rinvenire gli aspetti sociali ed istituzionali del contesto interno alla Corte. In questo senso, si considera che il sistema contabile e di controllo influenzi e sia a sua volta influenzato dall’organizzazione di riferimento. L’analisi delle istanze contabili insieme alle interconnesse istanze di potere permetteranno di ricostruire, almeno parzialmente, il percorso evolutivo della Corte Estense tra il Basso Medioevo ed il Rinascimento. Considerando che il Castello e le mura fortificate sono i simboli della stabilizzazione dell’autorità politica del Signore (Papagno, 1982), è possibile riferirsi al periodo che va dal 1385 (data di inizio della costruzione del Castello e delle mura) al 1471 (data del loro completamento) come quello più rilevante per l’analisi della fisionomia della Corte Estense e della sua evoluzione. Il lavoro è organizzato in sei sezioni principali: l’Introduzione è seguita da un focus sulla Corte Estense sia in termini di periodizzazione dell’intervallo temporale considerato che di documenti disponibili; la terza sezione spiega i dettagli del disegno di ricerca attraverso una breve revisione della letteratura di riferimento. La quarta sezione è dedicata al metodo e alla metodologia utilizzati, mentre la quinta sezione mira a discutere i risultati in termini di sviluppo del sistema contabile e relativa definizione di ruoli amministrativi entro la Corte. Le considerazioni conclusive pongono l’accento sui principali limiti e contributi del presente studio.
2010
Maran, Laura
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