La programmazione strategica costituisce il processo attraverso cui le organizzazioni perseguono una gestione razionale dei propri fini e delle proprie risorse. La ricerca della coerenza tra mezzi e fini aziendali risulta essere alla base del percorso attraverso il quale aziende pubbliche e private gestiscono i propri ambiti di autonomia e il processo di delega, determinando le caratteristiche della mappa delle responsabilità e dei processi decisionali. Da un punto di vista della teoria economico-aziendale, i processi di pianificazione implicano la realizzazione di flussi di controllo: programmazione e controllo, infatti, non possono essere considerati come aspetti disgiunti, bensì rappresentano momenti distinti di un unico percorso che intende monitorare le condizioni di efficienza e di efficacia che permettano il raggiungimento degli obiettivi stessi (Bergamin Barbato, 1990; Brusa, 2000). Nella ricerca degli obiettivi di efficienza ed efficacia, Simmonds (1981; 1982) enfatizza particolarmente il ruolo del controllo strategico, identificandolo nell’insieme di informazioni inerente l’attività economica dell’azienda e dei suoi concorrenti, utilizzato per monitorare e sviluppare la strategia aziendale. In tal senso, l’attività di programmazione e controllo strategico evolve fino ad includere informazioni interne ed esterne all’organizzazione di riferimento. Viene abbracciata una prospettiva di lungo termine, una prospettiva esterna, nonché l’uso delle informazioni per la definizione della strategia. Seppure siano molti i contributi in tema di programmazione strategica nella letteratura nazionale e internazionale, è possibile individuarne alcuni tratti comuni: l’orientamento al mercato di riferimento e agli stakeholder esterni, l’attenzione alla comprensione delle performance attuali e delle organizzazioni concorrenti, l’orientamento di lungo termine. Il percorso di programmazione strategica, quindi, richiede l’esplicitazione delle azioni strategiche in obiettivi, l’adozione di un sistema informativo in grado di alimentarlo, la diffusione di una cultura manageriale che permetta di alimentare il processo e renderlo sostanziale. Le università sono state recentemente chiamate a definire programmi pluriennali dei propri obiettivi, quindi a realizzare la pianificazione strategica, considerando il contesto istituzionale di riferimento. Il percorso si è rivelato spesso complesso in organizzazioni che recano una forte esperienza in termini di programmazione finanziaria, ma mancanti di una programmazione economico-manageriale. L’Università di Ferrara ha accolto la sfida posta dal cambiamento e ha dato corso ad un processo di programmazione strategica fin dal 2006, nell’intento di considerarlo un percorso attraverso il quale una nuova cultura, di carattere manageriale, sarebbe stata diffusa nell’ateneo. Nel corso del capitolo verranno quindi delineati i principali cambiamenti che hanno caratterizzato il sistema universitario, modificandone significativamente anche il processo di programmazione; successivamente verrà presentato il percorso seguito da UniFe e i principali risultati conseguiti.

La programmazione strategica dell'Università

VAGNONI, Emidia
2009

Abstract

La programmazione strategica costituisce il processo attraverso cui le organizzazioni perseguono una gestione razionale dei propri fini e delle proprie risorse. La ricerca della coerenza tra mezzi e fini aziendali risulta essere alla base del percorso attraverso il quale aziende pubbliche e private gestiscono i propri ambiti di autonomia e il processo di delega, determinando le caratteristiche della mappa delle responsabilità e dei processi decisionali. Da un punto di vista della teoria economico-aziendale, i processi di pianificazione implicano la realizzazione di flussi di controllo: programmazione e controllo, infatti, non possono essere considerati come aspetti disgiunti, bensì rappresentano momenti distinti di un unico percorso che intende monitorare le condizioni di efficienza e di efficacia che permettano il raggiungimento degli obiettivi stessi (Bergamin Barbato, 1990; Brusa, 2000). Nella ricerca degli obiettivi di efficienza ed efficacia, Simmonds (1981; 1982) enfatizza particolarmente il ruolo del controllo strategico, identificandolo nell’insieme di informazioni inerente l’attività economica dell’azienda e dei suoi concorrenti, utilizzato per monitorare e sviluppare la strategia aziendale. In tal senso, l’attività di programmazione e controllo strategico evolve fino ad includere informazioni interne ed esterne all’organizzazione di riferimento. Viene abbracciata una prospettiva di lungo termine, una prospettiva esterna, nonché l’uso delle informazioni per la definizione della strategia. Seppure siano molti i contributi in tema di programmazione strategica nella letteratura nazionale e internazionale, è possibile individuarne alcuni tratti comuni: l’orientamento al mercato di riferimento e agli stakeholder esterni, l’attenzione alla comprensione delle performance attuali e delle organizzazioni concorrenti, l’orientamento di lungo termine. Il percorso di programmazione strategica, quindi, richiede l’esplicitazione delle azioni strategiche in obiettivi, l’adozione di un sistema informativo in grado di alimentarlo, la diffusione di una cultura manageriale che permetta di alimentare il processo e renderlo sostanziale. Le università sono state recentemente chiamate a definire programmi pluriennali dei propri obiettivi, quindi a realizzare la pianificazione strategica, considerando il contesto istituzionale di riferimento. Il percorso si è rivelato spesso complesso in organizzazioni che recano una forte esperienza in termini di programmazione finanziaria, ma mancanti di una programmazione economico-manageriale. L’Università di Ferrara ha accolto la sfida posta dal cambiamento e ha dato corso ad un processo di programmazione strategica fin dal 2006, nell’intento di considerarlo un percorso attraverso il quale una nuova cultura, di carattere manageriale, sarebbe stata diffusa nell’ateneo. Nel corso del capitolo verranno quindi delineati i principali cambiamenti che hanno caratterizzato il sistema universitario, modificandone significativamente anche il processo di programmazione; successivamente verrà presentato il percorso seguito da UniFe e i principali risultati conseguiti.
2009
9788843053780
università; programmazione; strategia; economicità; risultati
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/1385516
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact