Il rilievo morfometrico tridimensionale di due edifici simbolo di Matilde di Canossa, che è parte integrante della mostra “Matilde e il tesoro di Canossa tra castelli e città”, organizzata dalla Provincia di Reggio-Emilia a Palazzo Magnani dal 31 agosto 2008 al 19 gennaio 2009 (curatore Arturo Calzona) sviluppa un progetto per la valorizzazione del patrimonio architettonico a scala anche territoriale. Le straordinarie permanenze che si ritrovano nel territorio della Provincia di Reggio-Emilia costituiscono un patrimonio in cui le condizioni ambientali e la complessità conservativa risultano spesso i principali ostacoli alla documentazione e alla conoscenza; il rilievo a scala territoriale presenta la necessità di acquisire la morfologia del terreno su cui si erge un’antica architettura in cui si possono presentare situazioni di dissesto idrogeologico; inoltre il rilievo di strutture fortificate di crinale pongono spesso anche l’esigenza di allontanarsi sufficientemente dal complesso architettonico per poter identificare pienamente la morfologia dell’esistente, il più delle volte nelle condizioni di rudere; utilizzando in modo integrato diverse tipologie di strumentazione laser scanner 3D è possibile dare una risposta alla doppia richiesta esigenziale offrendo un primo livello territoriale e un secondo più propriamente architettonico registrabili nella medesima banca dati. L’esperienza compiuta sul Castello di Matilde di Canossa e sulla Rotonda di San Lorenzo a Mantova rappresenta non solo uno sforzo per la definizione di una metodologia di approccio e di lettura diversamente relazionata per contesto, tipologia e dimensione, ma anche il carattere del progetto di ricerca e di documentazione che, nella sua accezione interpretativa, decide di partire da due edifici simbolo di Matilde di Canossa.Il progetto di ricerca si sviluppa attraverso una convenzione tra il Consorzio Ferrara Ricerche e la Provincia di Reggio Emilia
Il territorio di Matilde di Canossa. Il rilievo morfometrico tridimensionale del Castello di Matilde di Canossa e della Rotonda di San Lorenzo a Mantova
BALZANI, Marcello
2008
Abstract
Il rilievo morfometrico tridimensionale di due edifici simbolo di Matilde di Canossa, che è parte integrante della mostra “Matilde e il tesoro di Canossa tra castelli e città”, organizzata dalla Provincia di Reggio-Emilia a Palazzo Magnani dal 31 agosto 2008 al 19 gennaio 2009 (curatore Arturo Calzona) sviluppa un progetto per la valorizzazione del patrimonio architettonico a scala anche territoriale. Le straordinarie permanenze che si ritrovano nel territorio della Provincia di Reggio-Emilia costituiscono un patrimonio in cui le condizioni ambientali e la complessità conservativa risultano spesso i principali ostacoli alla documentazione e alla conoscenza; il rilievo a scala territoriale presenta la necessità di acquisire la morfologia del terreno su cui si erge un’antica architettura in cui si possono presentare situazioni di dissesto idrogeologico; inoltre il rilievo di strutture fortificate di crinale pongono spesso anche l’esigenza di allontanarsi sufficientemente dal complesso architettonico per poter identificare pienamente la morfologia dell’esistente, il più delle volte nelle condizioni di rudere; utilizzando in modo integrato diverse tipologie di strumentazione laser scanner 3D è possibile dare una risposta alla doppia richiesta esigenziale offrendo un primo livello territoriale e un secondo più propriamente architettonico registrabili nella medesima banca dati. L’esperienza compiuta sul Castello di Matilde di Canossa e sulla Rotonda di San Lorenzo a Mantova rappresenta non solo uno sforzo per la definizione di una metodologia di approccio e di lettura diversamente relazionata per contesto, tipologia e dimensione, ma anche il carattere del progetto di ricerca e di documentazione che, nella sua accezione interpretativa, decide di partire da due edifici simbolo di Matilde di Canossa.Il progetto di ricerca si sviluppa attraverso una convenzione tra il Consorzio Ferrara Ricerche e la Provincia di Reggio EmiliaI documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
