Nel presente contesto delle variazioni climatiche e dell’innalzamento del livello marino riveste una particolare importanza la cartografia delle zone costiere per quanto riguarda il rischio da inondazione marina. La Regione Emilia-Romagna ha recentemente completato una cartografia di dettaglio per quanto riguarda la vulnerabilità all’inondazione in condizioni di mareggiata estrema ed acqua alta. Lo studio si è avvalso delle più moderne tecnologie Lidar per la definizione di un modello digitale del terreno con maglia metrica ed ha incluso un calcolo delle massime quote di risalita della lama d’acqua in condizioni di mareggiata. Sono stati considerati eventi con periodo di ritorno di 1, 10 e 100 anni ed è stata elaborata una legenda per l’identificazione del tipo di impatto previsto, discriminando zone protette da difese costiere, zone con insediamenti, fasce dunari, etc. Lo studio ha concluso che anche un evento combinato con un alto periodo di ritorno mette già a rischio buona parte della costa in questione. Si auspica che in futuro tali risultati serviranno per la pianificazione territoriale e per scopi di mitigazione del rischio per la protezione civile. Il protocollo sviluppato verrà in futuro applicato su scala europea nell’ambito del progetto MICORE (Morphological Impact and Coastal Risk from Extreme Storm Events) finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro.

Nuovi metodi per la cartografia del rischio da inondazione marina: l’esperienza in Emilia-Romagna

CIAVOLA, Paolo;ARMAROLI, Clara;MASINA, Marinella;
2008

Abstract

Nel presente contesto delle variazioni climatiche e dell’innalzamento del livello marino riveste una particolare importanza la cartografia delle zone costiere per quanto riguarda il rischio da inondazione marina. La Regione Emilia-Romagna ha recentemente completato una cartografia di dettaglio per quanto riguarda la vulnerabilità all’inondazione in condizioni di mareggiata estrema ed acqua alta. Lo studio si è avvalso delle più moderne tecnologie Lidar per la definizione di un modello digitale del terreno con maglia metrica ed ha incluso un calcolo delle massime quote di risalita della lama d’acqua in condizioni di mareggiata. Sono stati considerati eventi con periodo di ritorno di 1, 10 e 100 anni ed è stata elaborata una legenda per l’identificazione del tipo di impatto previsto, discriminando zone protette da difese costiere, zone con insediamenti, fasce dunari, etc. Lo studio ha concluso che anche un evento combinato con un alto periodo di ritorno mette già a rischio buona parte della costa in questione. Si auspica che in futuro tali risultati serviranno per la pianificazione territoriale e per scopi di mitigazione del rischio per la protezione civile. Il protocollo sviluppato verrà in futuro applicato su scala europea nell’ambito del progetto MICORE (Morphological Impact and Coastal Risk from Extreme Storm Events) finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro.
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