L'articolo affronta criticamente una serie di decisioni di giudici comuni che pervengono alla disapplicazione di norme di legge contrarie alla CEDU, in parte sulla scorta del nuovo articolo 117, co. 1, Cost., in parte sulla scorta della Carta di Nizza o del vincolo del rispetto dei diritti fondamentali (e della CEDU) da parte dell'ordinamento comunitario (art. 6 TUE). Evidenziando differenze e similitudini tra ordinamento comunitario e sistema CEDU, l'articolo lascia aperta, in quanto non implausibile, l'ipotesi interpretativa per cui anche nei confronti della CEDU sarebbe ammissibile la soluzione della disapplicazione, ma sulla base di argomentazioni diverse da quelle finora utilizzate dai giudici. In particolare, l'art. 46, par. 1, della CEDU, laddove impone allo Stato destinatario di una sentenza di Strasburgo che accerta la violazione della Convenzione, potrebbe costituire una base legale adeguata per consentire ai giudici comuni di disapplicare la norma interna chiaramente ritenuta illegittima da Strasburgo. Un simile schema applicativo andrebbe tuttavia validato dalla Corte costituzionale, come avvenuto per il diritto comunitario con la nota sent. "Granital", n. 170/1985.

I giudici comuni e la CEDU alla luce del nuovo art. 117 della Costituzione, in Quaderni costituzionali

GUAZZAROTTI, Andrea
2003

Abstract

L'articolo affronta criticamente una serie di decisioni di giudici comuni che pervengono alla disapplicazione di norme di legge contrarie alla CEDU, in parte sulla scorta del nuovo articolo 117, co. 1, Cost., in parte sulla scorta della Carta di Nizza o del vincolo del rispetto dei diritti fondamentali (e della CEDU) da parte dell'ordinamento comunitario (art. 6 TUE). Evidenziando differenze e similitudini tra ordinamento comunitario e sistema CEDU, l'articolo lascia aperta, in quanto non implausibile, l'ipotesi interpretativa per cui anche nei confronti della CEDU sarebbe ammissibile la soluzione della disapplicazione, ma sulla base di argomentazioni diverse da quelle finora utilizzate dai giudici. In particolare, l'art. 46, par. 1, della CEDU, laddove impone allo Stato destinatario di una sentenza di Strasburgo che accerta la violazione della Convenzione, potrebbe costituire una base legale adeguata per consentire ai giudici comuni di disapplicare la norma interna chiaramente ritenuta illegittima da Strasburgo. Un simile schema applicativo andrebbe tuttavia validato dalla Corte costituzionale, come avvenuto per il diritto comunitario con la nota sent. "Granital", n. 170/1985.
2003
Guazzarotti, Andrea
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