Questo testo intende proporre alcune riflessioni su due esperienze di ricerca, condotte nel quadro delle attività del Dipartimento di Progettazione architettonica sul tema degli ecomusei, relative al patrimonio della cultura materiale e industriale nel territorio regionale piemontese e in quello provinciale torinese. Nel corso di queste ricerche sono stati sperimentati, con diversi livelli e finalità, strumenti di catalogazione dei beni della cultura materiale e industriale – già sedi di ecomusei o potenziali nuclei ecomuseali – interrelati a tecniche di rappresentazione cartografica che evidenziano alcuni rapporti degli stessi beni con il territorio. Questi strumenti e tecniche, oltre a iscriversi tra le possibili modalità di conoscenza e interpretazione delle risorse naturali, culturali e paesistiche delle realtà locali – sulle quali si basa il progetto ecomuseale – possono contribuire alla “messa in forma” del territorio e delle diverse identità geografiche che vi sono espresse. Lo sviluppo di queste esperienze potrebbe condurre alla definizione di possibili criteri per identificare il “contesto” dell’ecomuseo, senza perdere l’apporto dei diversi fattori che possono contribuire alla sua dinamica evolutiva. Tra questi, fondamentale può essere il contributo del progetto di architettura dedicato al recupero dei beni della cultura materiale e industriale, nonché dei luoghi ecomuseali. Se il progetto è il luogo del conflitto, dell’intreccio e del confronto tra le diverse discipline, uno dei soggetti territoriali con i quali l’ecomuseo si deve rapportare è certamente il mondo dell’università e della ricerca. Che a sua volta deve saper alimentare questo dialogo, attraverso diverse occasioni, dalla ricerca applicata, alla formazione di operatori sul territorio.
Palinsesti, reti, identità: alcune esperienze di ricerca per gli ecomusei
MASSARENTE, Alessandro
2004
Abstract
Questo testo intende proporre alcune riflessioni su due esperienze di ricerca, condotte nel quadro delle attività del Dipartimento di Progettazione architettonica sul tema degli ecomusei, relative al patrimonio della cultura materiale e industriale nel territorio regionale piemontese e in quello provinciale torinese. Nel corso di queste ricerche sono stati sperimentati, con diversi livelli e finalità, strumenti di catalogazione dei beni della cultura materiale e industriale – già sedi di ecomusei o potenziali nuclei ecomuseali – interrelati a tecniche di rappresentazione cartografica che evidenziano alcuni rapporti degli stessi beni con il territorio. Questi strumenti e tecniche, oltre a iscriversi tra le possibili modalità di conoscenza e interpretazione delle risorse naturali, culturali e paesistiche delle realtà locali – sulle quali si basa il progetto ecomuseale – possono contribuire alla “messa in forma” del territorio e delle diverse identità geografiche che vi sono espresse. Lo sviluppo di queste esperienze potrebbe condurre alla definizione di possibili criteri per identificare il “contesto” dell’ecomuseo, senza perdere l’apporto dei diversi fattori che possono contribuire alla sua dinamica evolutiva. Tra questi, fondamentale può essere il contributo del progetto di architettura dedicato al recupero dei beni della cultura materiale e industriale, nonché dei luoghi ecomuseali. Se il progetto è il luogo del conflitto, dell’intreccio e del confronto tra le diverse discipline, uno dei soggetti territoriali con i quali l’ecomuseo si deve rapportare è certamente il mondo dell’università e della ricerca. Che a sua volta deve saper alimentare questo dialogo, attraverso diverse occasioni, dalla ricerca applicata, alla formazione di operatori sul territorio.I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.