Verità e "giusto processo"

L'attestazione della verità dei fatti su cui si controverte costituisce un presupposto per l'individuazione delle norme applicabili al caso. Il giudizio giurisdizionale tende alla decisione giusta attraverso una corretta interpretazione delle norme valide e una corretta ricostruzione dei fatti da qualificare giuridicamente. "Quaestio facti" e "quaestio juris" risultano strettamente intrecciate. L'attività processuale si svolge in un contesto controversiale che prende le mosse da una situazione di incertezza. Il giudice si trova a scegliere, tra ipotesi esplicative alternative, quella più plausibile alla luce delle prove addotte. Ciò richiede l'utilizzo del metodo dialettico, che rappresenta lo strumento migliore finora escogitato per stabilire la verità dei fatti. Il contraddittorio, che costituisce un elemento essenziale del sistema di garanzie denominato "giusto processo", è istituzionalmente al servizio di una ricerca cooperativa della verità. Tali garanzie circoscrivono il perimetro procedurale di ricerca della verità, che è condizione necessaria per realizzare la giustizia nel processo.