La monografia prende avvio dalla constatazione del progressivo trascorrere dell’attenzione dalla figura del danneggiato - per radicata consuetudine baricentro del giudizio di responsabilità civile - alla condotta riprovevole del danneggiante. Di fronte ad un dato giurisprudenziale inequivocabilmente orientato nel senso di dare particolare rilevanza al comportamento dell’autore del danno, si è insinuato l’interrogativo se sia possibile prospettare una regola diversa da quella tradizionale, che identifica l’ingiustizia del danno con la lesione di un diritto soggettivo o di un interesse protetto dall’ordinamento. La risposta negativa e la consapevolezza del costante rischio di sconfinamento nel settore dell’illecito aquiliano hanno orientato l’indagine verso nuovi percorsi del rimedio risarcitorio alla ricerca di regole risarcitorie autonome rispetto a quella contenuta nell’art. 2043 cod. civ. Oltre ad un’analisi dell’art. 185 cod. pen. e ad una conseguente riflessione sulla tecnica delle norme di protezione, si è cercato di valorizzare la portata delle norme sull’illecito concorrenziale, soprattutto alla luce delle pronunce della Cassazione in materia di antitrust, di iniziative del legislatore comunitario e di significative riforme intervenute in altri ordinamenti. Lo sforzo ricognitivo e ricostruttivo del pensiero della dottrina e della giurisprudenza (oggi quasi sconfinata) ha fatto altresì emergere il crescente rilievo attribuito allo status professionale del danneggiante, dove la responsabilità ha finito per spostarsi dalla “terra di nessuno ai confini tra contratto e torto”, per assumere sembianze francamente contrattuali. Il passaggio è stato assecondato dal riferimento a figure (il contratto con effetti protettivi, l’obbligazione senza prestazione) e a teorie (il contatto sociale), elaborate in vicine esperienze giuridiche, e ora importate con successo nel nostro sistema, con notevoli risvolti applicativi soprattutto sotto il profilo della definizione del fardello probatorio del danneggiato.

Nuovi percorsi della responsabilità civile. Dalla condotta allo status

THIENE, Arianna
2006

Abstract

La monografia prende avvio dalla constatazione del progressivo trascorrere dell’attenzione dalla figura del danneggiato - per radicata consuetudine baricentro del giudizio di responsabilità civile - alla condotta riprovevole del danneggiante. Di fronte ad un dato giurisprudenziale inequivocabilmente orientato nel senso di dare particolare rilevanza al comportamento dell’autore del danno, si è insinuato l’interrogativo se sia possibile prospettare una regola diversa da quella tradizionale, che identifica l’ingiustizia del danno con la lesione di un diritto soggettivo o di un interesse protetto dall’ordinamento. La risposta negativa e la consapevolezza del costante rischio di sconfinamento nel settore dell’illecito aquiliano hanno orientato l’indagine verso nuovi percorsi del rimedio risarcitorio alla ricerca di regole risarcitorie autonome rispetto a quella contenuta nell’art. 2043 cod. civ. Oltre ad un’analisi dell’art. 185 cod. pen. e ad una conseguente riflessione sulla tecnica delle norme di protezione, si è cercato di valorizzare la portata delle norme sull’illecito concorrenziale, soprattutto alla luce delle pronunce della Cassazione in materia di antitrust, di iniziative del legislatore comunitario e di significative riforme intervenute in altri ordinamenti. Lo sforzo ricognitivo e ricostruttivo del pensiero della dottrina e della giurisprudenza (oggi quasi sconfinata) ha fatto altresì emergere il crescente rilievo attribuito allo status professionale del danneggiante, dove la responsabilità ha finito per spostarsi dalla “terra di nessuno ai confini tra contratto e torto”, per assumere sembianze francamente contrattuali. Il passaggio è stato assecondato dal riferimento a figure (il contratto con effetti protettivi, l’obbligazione senza prestazione) e a teorie (il contatto sociale), elaborate in vicine esperienze giuridiche, e ora importate con successo nel nostro sistema, con notevoli risvolti applicativi soprattutto sotto il profilo della definizione del fardello probatorio del danneggiato.
2006
8813268556
responsabilità civile; condotta del danneggiante; diritti soggettivi; danno; illecito concorrenziale
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