Il volume illustra la molteplice attività del gesuita Giambattista Riccioli (1598-1671) come scienziato, come teologo, come filosofo e come letterato, collocandola nel contesto culturale e scientifico locale e internazionale (saggi di: U. Baldini, A. Dinis. M. T. Borgato, J. Casanovas, F. Bònoli, J. Gapaillard, R. Raffaelli, A. Poppi, C. Preti, D. Aricò, G. Savioli, V. Navarro, A. Fiocca, V. Gavagna, L. Pepe). Un’appendice documentaria presenta alcuni inediti. Il volume raccoglie i contributi presentati nel Convegno che si è svolto a Ferrara e a Bondeno in occasione del quarto centenario della nascita di Riccioli. Parlando di ‘merito’ nell’intestazione del volume, non si è voluto fornire a priori un riconoscimento positivo all’attività scientifica di Riccioli e della Compagnia, ma indicare che si intendeva andare oltre l’evidente rilevanza della presenza materiale dei gesuiti nella società e nella cultura per indagare la sostanza dei loro contributi scientifici. La maggior parte dei saggi è centrata su Giambattista Riccioli: Baldini si è soffermato sui rapporti tra Riccioli e il suo migliore allievo Francesco Maria Grimaldi, Dinis ha discusso la questione del copernicanesimo di Riccioli concludendo che questi fu un anticopernicano con molti dubbi, Borgato ha esaminato il contributo di Riccioli alla sperimentazione sulla caduta dei gravi, riprendendo la notevole storiografia sull’argomento (Koyré, Galluzzi ecc.), Casanovas ha studiato l’influenza su Riccioli dell’opera di Keplero, Bonoli si è occupato degli strumenti astronomici nell’opera e nelle osservazioni di Riccioli, Gapaillard ha esaminato criticamente i notevoli contributi geodetici di Riccioli e Raffaelli si è occupato della Prosodia latina di Riccioli, la sua opera più fortunata dal punto di vista della diffusione. Poppi ha studiato la complessa questione metafisica della distinzione degli Enti in Dio e Preti ha indicato, con ricchezza di documentazione inedita, i complessi rapporti tra Riccioli e l’inquisizione e le difficoltà incontrate dalle sue concezioni sulla canonizzazione dei santi e sull’Immacolata concezione. Aricò ha tratteggiato un quadro documentato della presenza di Riccioli nella cultura bolognese del Seicento, Savioli ha studiato il testamento inedito del padre di Riccioli e ha richiamato l’attenzione sui cataloghi di libri della Compagnia. Infine Navarro ha presentato i riscontri dell’attività scientifica di Riccioli, particolarmente importanti in Spagna. Altri studi hanno riguardato le istituzioni culturali gesuitiche nei secoli XVII e XVIII. Le relazioni di Gavagna e di Fiocca hanno riguardato il contesto scientifico e tecnico emiliano dell’attività di Riccioli concentrando la prima la sua attenzione su Paolo Casati e la meteorologia, indagando la seconda l’ambiente dei matematici gesuiti che si sono occupati della scienza delle acque nel ferrarese, a cui appartennero anche Cabeo e Riccioli. Pepe ha effettuato un primo studio sistematico sulle librerie ‘maggiore’ e ‘minore’ del collegio dei gesuiti di Ferrara all’epoca della soppressione, che divenne il più importante nucleo, per la scienza, la teologia e la letteratura, della Biblioteca Universitaria (oggi Biblioteca Ariostea) di Ferrara. Completa il volume un’appendice documentaria, dovuta alla curatrice M.T. Borgato, nella quale, insieme ad alcune notizie biografiche e bibliografiche, si pubblicano due documenti inediti. Il Primum Mobile Reformatum è un manoscritto in folio di cc. 171 della Biblioteca Universitaria di Bologna, conservato insieme ad una versione manoscritta della Astronomia Reformata di Riccioli (mss 1285-86) di cui forse avrebbe dovuto costituire una parte. Si tratta di un lavoro rilevante riguardante soprattutto metodi computazionali in astronomia sulla traccia del Directorium generale uranometricum e della Trigonometria di Bonaventura Cavalieri, che si conclude con un capitolo dedicato all’astrologia. Del Primum Mobile Reformatum viene pubblicato un elenco completo dei capitoli e delle proposizioni. Il Catalogo de’ libri (manoscritto dell’Archivio Diocesano di Ferrara) redatto dal gesuita Virgilio Cavina, un allievo di Vincenzo Riccati e ultimo lettore di matematica nel collegio ferrarese, elenca i volumi presenti nella camera del lettore di matematica fornendo non solo una traccia importante della cultura matematica, idraulica, astronomica, ecc., in relazione al contenuto degli insegnamenti, ma anche documentando il sistema bibliotecario dei gesuiti che, oltre a disporre di due biblioteche centrali lasciavano cospicue raccolte di volumi alla responsabilità diretta di docenti (di matematica, di retorica, ecc.) o di padri investiti di particolari mansioni.

Giambattista Riccioli e il merito scientifico dei gesuiti nell'età barocca

BORGATO, Maria Teresa
2002

Abstract

Il volume illustra la molteplice attività del gesuita Giambattista Riccioli (1598-1671) come scienziato, come teologo, come filosofo e come letterato, collocandola nel contesto culturale e scientifico locale e internazionale (saggi di: U. Baldini, A. Dinis. M. T. Borgato, J. Casanovas, F. Bònoli, J. Gapaillard, R. Raffaelli, A. Poppi, C. Preti, D. Aricò, G. Savioli, V. Navarro, A. Fiocca, V. Gavagna, L. Pepe). Un’appendice documentaria presenta alcuni inediti. Il volume raccoglie i contributi presentati nel Convegno che si è svolto a Ferrara e a Bondeno in occasione del quarto centenario della nascita di Riccioli. Parlando di ‘merito’ nell’intestazione del volume, non si è voluto fornire a priori un riconoscimento positivo all’attività scientifica di Riccioli e della Compagnia, ma indicare che si intendeva andare oltre l’evidente rilevanza della presenza materiale dei gesuiti nella società e nella cultura per indagare la sostanza dei loro contributi scientifici. La maggior parte dei saggi è centrata su Giambattista Riccioli: Baldini si è soffermato sui rapporti tra Riccioli e il suo migliore allievo Francesco Maria Grimaldi, Dinis ha discusso la questione del copernicanesimo di Riccioli concludendo che questi fu un anticopernicano con molti dubbi, Borgato ha esaminato il contributo di Riccioli alla sperimentazione sulla caduta dei gravi, riprendendo la notevole storiografia sull’argomento (Koyré, Galluzzi ecc.), Casanovas ha studiato l’influenza su Riccioli dell’opera di Keplero, Bonoli si è occupato degli strumenti astronomici nell’opera e nelle osservazioni di Riccioli, Gapaillard ha esaminato criticamente i notevoli contributi geodetici di Riccioli e Raffaelli si è occupato della Prosodia latina di Riccioli, la sua opera più fortunata dal punto di vista della diffusione. Poppi ha studiato la complessa questione metafisica della distinzione degli Enti in Dio e Preti ha indicato, con ricchezza di documentazione inedita, i complessi rapporti tra Riccioli e l’inquisizione e le difficoltà incontrate dalle sue concezioni sulla canonizzazione dei santi e sull’Immacolata concezione. Aricò ha tratteggiato un quadro documentato della presenza di Riccioli nella cultura bolognese del Seicento, Savioli ha studiato il testamento inedito del padre di Riccioli e ha richiamato l’attenzione sui cataloghi di libri della Compagnia. Infine Navarro ha presentato i riscontri dell’attività scientifica di Riccioli, particolarmente importanti in Spagna. Altri studi hanno riguardato le istituzioni culturali gesuitiche nei secoli XVII e XVIII. Le relazioni di Gavagna e di Fiocca hanno riguardato il contesto scientifico e tecnico emiliano dell’attività di Riccioli concentrando la prima la sua attenzione su Paolo Casati e la meteorologia, indagando la seconda l’ambiente dei matematici gesuiti che si sono occupati della scienza delle acque nel ferrarese, a cui appartennero anche Cabeo e Riccioli. Pepe ha effettuato un primo studio sistematico sulle librerie ‘maggiore’ e ‘minore’ del collegio dei gesuiti di Ferrara all’epoca della soppressione, che divenne il più importante nucleo, per la scienza, la teologia e la letteratura, della Biblioteca Universitaria (oggi Biblioteca Ariostea) di Ferrara. Completa il volume un’appendice documentaria, dovuta alla curatrice M.T. Borgato, nella quale, insieme ad alcune notizie biografiche e bibliografiche, si pubblicano due documenti inediti. Il Primum Mobile Reformatum è un manoscritto in folio di cc. 171 della Biblioteca Universitaria di Bologna, conservato insieme ad una versione manoscritta della Astronomia Reformata di Riccioli (mss 1285-86) di cui forse avrebbe dovuto costituire una parte. Si tratta di un lavoro rilevante riguardante soprattutto metodi computazionali in astronomia sulla traccia del Directorium generale uranometricum e della Trigonometria di Bonaventura Cavalieri, che si conclude con un capitolo dedicato all’astrologia. Del Primum Mobile Reformatum viene pubblicato un elenco completo dei capitoli e delle proposizioni. Il Catalogo de’ libri (manoscritto dell’Archivio Diocesano di Ferrara) redatto dal gesuita Virgilio Cavina, un allievo di Vincenzo Riccati e ultimo lettore di matematica nel collegio ferrarese, elenca i volumi presenti nella camera del lettore di matematica fornendo non solo una traccia importante della cultura matematica, idraulica, astronomica, ecc., in relazione al contenuto degli insegnamenti, ma anche documentando il sistema bibliotecario dei gesuiti che, oltre a disporre di due biblioteche centrali lasciavano cospicue raccolte di volumi alla responsabilità diretta di docenti (di matematica, di retorica, ecc.) o di padri investiti di particolari mansioni.
2002
9788822251060
RICCIOLI; SCIENZA; GESUITI; ETA' BAROCCA
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in SFERA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11392/1189758
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact